Appello Parità di Genere

appello per
la parita' di genere nel
settore culturale

lettera appello alle istituzioni

Chiediamo azioni concrete volte al raggiungimento della parità di genere nel settore culturale. Le firme raccolte verranno consegnate alle istituzioni competenti.

L’importante e improrogabile tema della parità di genere, quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, reso ancor più delicato in questo momento storico, richiede oggi un forte impegno delle Istituzioni in tutti i luoghi decisionali del settore culturale. Riteniamo che promuovere la parità di genere e una equa ripartizione del potere sia una grande opportunità per scrivere finalmente una nuova pagina della storia del nostro Paese. Ridurre i “gap” di genere significa infatti, non solo tutelare un diritto costituzionale, ma anche permettere alle donne di entrare nella governance dei processi, e di poter esprimere e proporre nuove soluzioni e prospettive strategiche.  La diseguaglianza di genere, lo sappiamo fin troppo bene, ha contribuito a costruire stereotipi e ad alimentare un sistema di esclusioni, con riflessi anche sul crescere di episodi di violenza tristemente noti come i “femminicidi”. La questione delle diseguaglianze è un problema culturale prima che economico, e proprio per questo crediamo che il comparto artistico e culturale debba essere tra i primi a dare un segnale forte e chiaro nella direzione della loro abolizione. Per assicurare una visione di genere occorre quindi innanzitutto garantire la parità di genere nei ruoli apicali di istituzioni, organizzazioni, enti e festival culturali.  Ci rivolgiamo quindi a voi, Amministratori, perché è vostro compito garantire le pari opportunità e l’assenza di ogni forma di discriminazione – diretta e indiretta – relativa al genere, e perché disponete degli strumenti adatti per dare indicazioni a Fondazioni, Istituzioni culturali ed Enti in cui siete presenti e potete far sentire la vostra voce.

Chiediamo innanzitutto che i curriculum professionali delle donne siano valutati alla pari di quelli degli uomini: le donne competenti non mancano in Italia, e manca invece nel nostro Paese un’autentica cultura della parità di genere – che tenga conto e difenda questa parità di genere nei momenti della scelta dei ruoli apicali, manageriali e di direzione artistica – che pure è un presupposto ormai imprescindibile delle democrazie moderne. Il problema da risolvere non è  solo in termini di rappresentatività e diversità, ma anche l’evidente disparità salariale uomo/donna e i ruoli – rappresentativi ma non retribuiti – che qualche volta vengono assegnati alle donne, più per un rispetto formale delle “quote rosa”  che per un reale approccio moderno inclusivo ed aperto. E’ inammissibile, nel 2020, che professionisti del mondo culturale subiscano ancora evidenti disparità salariali a seconda del genere a cui appartengono. Forti di quello che sta accadendo anche in Europa in questo senso, crediamo che sia giunto il momento di praticare la parità con una serie di azioni concrete che possano rispondere alle aspettative di metà genere umano, quello femminile, che aspetta un segnale da troppo tempo.  Siamo a Vostra disposizione per dare il contributo a una causa che riguarda tutti e tutte: educare alla parità, al rispetto delle differenze e considerare le diversità un valore e una risorsa è importante per costruire una società libera da discriminazioni e pregiudizi e in grado di proiettarsi nel futuro.

Firma La Lettera appello

firmatari

Giuliana Aliberti

Giacomo Mirtella